Questo è il post dove il regista saluta tutti e dice: “ Ci vediamo dopo l’estate con il film Buon Lavoro e con altre novità” … ed ora che ho fatto il messaggio dei saluti, per non apparire maleducato, provo a dirvi qualcosa di mio, su questo film, un po’ come quei messaggi che mando ai miei amici, dove dico cose profonde, perché tanto so che non verranno mai pubblicate.

Ci ho messo un po’ a ringraziarvi e ho temuto che questo mio saluto, diventasse come i compiti del libro delle vacanze che quand’ero piccolo, non facevo mai.
Non mi va ora di scrivere le classiche frasi autocelebrative sulla maestosità di questo progetto, dicendo che è troppo figo, in modo che voi scriviate: “Mi piace, questo film sfonderà, bravi tutti, quant’è bello, siete i migliori etc.”
Per me Buon Lavoro non è solo un film. E’ un momento della mia vita: un insieme di emozioni, paure, lacrime, risate, gioie, pranzi, cene, casini, trionfi, notti insonni, vittorie, sconfitte e pareggi. Ma soprattutto questo film è il risultato di tante persone che mi vogliono davvero bene.
Per me, decidere di farlo uscire, quando nessuno si ricordava più neanche che era stato girato, è stato un gesto di coraggio. Lo dissi in un videomessaggio, in cuffietta di lana, a febbraio: “Ma che fine ha fatto Buon Lavoro? Uscirà mai?”

Ecco! Ora è uscito, come i piccoli film, come un bambino che è stato finalmente messo al mondo.
E poi?
Poi si vedrà.
Vorrei dire tante cose e ringraziarvi, uno per uno… ed ora, alla fine di questo importante capitolo, mi sento un po’ come Rocky che, dopo aver preso le botte da Apollo Creed, era felice.

Buon Lavoro viene dopo la pandemia, anzi dopo le pandemie e credo che in questi anni, da quando sono finite le riprese, ognuno di noi, abbia vissuto le proprie pandemie, quelle personali. E non si usciva di casa! Ed anche io… ed anche “Buon lavoro” avevamo preso il Covid.

Poi però c’è l’amicizia, le belle persone, gli amici che mi hanno circondato e che hanno avuto voglia di far rinascere questo progetto e il pubblico che è venuto a vederlo realizzato, prima erano pochi… e poi sempre di più.
E’ molto importante essere tutti assieme e farsi coraggio: da soli non si va da nessuna parte! E’ questa la cosa più importante di questo progetto e il bagno di umanità che ho ricevuto, mi ha dato fiducia. Vi ho sentito tutti molto vicini e vi ringrazio, anche se qualcuno di voi mi ha contagiato il covid… ma vabbè, quelle sono cose che capitano.

Non c’è bisogno che faccia i nomi e i cognomi di chi mi ha aiutato, perché lo sapete già chi sto ringraziando, spettatori compresi. Dal buio, può arrivare la luce ma è importante stare assieme. E’ questo Il messaggio che vuole dare questo film, nato in un Centro di Aggregazione ed in una Comunità, dove con l’amore si combatte la solitudine che è l’unica vera malattia del mondo. Ed ora che immagine dare, che foto scegliere per dire tutto ciò? Che vip conviene mettere in questo post, per fare molte visualizzazioni?

Me ne viene una stupida invece: io ed i miei amici, Enzo e Domenico che facciamo un selfie, dopo aver accompagnato all’aereporto di Olbia, Alvaro Vitali. Una giornata passata assieme, con quest’uomo umile e simpatico, a parlare non di cinema ma di cose sceme che neanche adesso mi ricordo più, perché quando delle persone s’incontrano, si dicono le solite cose e non importa che ci sia io, Alvaro Vitali, Federico Fellini o Bombolo.

Non credo che questa sia una foto bellissima ma la metto lo stesso. Ho gli occhi chiusi. I grafici la scarteranno? E’ quel momento con le palpebre abbassate ma le sto per aprire e sembra che stia pensando o assaporando qualcosa. Forse ero contento e me ne stavo rendendo conto. Credo che sia questa la felicità: essere contenti, per un momento e rendersene conto.
Non capita ogni giorno.
Poi un’altra cosa bella è stata a Ploaghe, dopo il bel discorso di Lorenzo, il geniale ragazzo autistico.
La frase che mi ha detto, commossa, la nostra producer Manuela:
“Oggi è stato davvero molto bello.”
Ed io:
“Si “, e stavo per dire una cosa ma lei:
“No.”
Ed io:
“Si …ma io volevo dire che…”
“No. Non dire nulla.”
E alla fine non mi ha fatto dire nulla, perché in certi momenti è meglio non dire nulla.
Penso che magari quello che volevo dire, ve lo dirò dopo l’estate oppure no… dopo l’estate vi dirò altre cose, anche perché forse non ricordo neanche più cosa volevo dire. A settembre si parlerà ancora di questo film nelle sale? Questo film ai Festival? In tv? Cosa diciamo a “La Nuova Sardegna?”
Non lo so. Magari si parlerà anche di cose nuove.
Cinemascetti= solo cose belle!
Ora mi riposo e per un po’ non metterò più su facebook, quei soliti post sul film, con su scritto “Buon Lavoro”. Anche io, da oggi, farò, come tutti gli altri, i reel canonici di “Buone Vacanze”, con foto d’aperitivi, aperi-cene, aperi-tramonti, aperi-spiagge e sushi a gogò e in sottofondo, la canzone della Lamborghini che spiega che il caramello non è cioccolata.
E chissà… magari imparerò pure il corsivo.
“Ci vediamo presto. Grazie. Ci aggiorniamo. Ciao ciao ciao cia cià.”

– Marco



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