Produzioni artistiche e laboratori sociali.

Cinemascetti Produzioni

Realtà operante in Sardegna da 25 anni, composta da esperti di comprovata esperienza sia nel campo artistico, che psico-pedagogico. Utilizza il Cinema, il teatro, la scrittura creativa, la musica e l’arte in genere, come strumento di riabilitazione ed emancipazione sociale. Realizza laboratori artistico-formativi, favorendo l’integrazione di diversamente abili, sofferenti psichici, ex tossicodipendenti ed extra-comunitari. Organizza manifestazioni e laboratori formativi, creando occasioni di intrattenimento, all’interno delle quali vengono coinvolti sia ragazzi normodotati che utenti con svariate tipologie di problematiche.

 

La Cinemascetti fa “solo cose belle”, coniugando lo svago, la cultura e l’impegno sociale. Le produzioni artistiche della Cinemascetti, con un taglio sempre umoristico e realizzate in sinergia con gli allievi, sono dei prodotti di alta qualità, facilmente fruibili e destinati al grande pubblico. Tra le sue collaborazioni laboratoriali più importanti il Comune di Sassari – Assessoraro alle Politiche sociali, all’interno degli storici laboratori socio-educativi nel Centro di aggregazione Poliss , il Centro si salute mentale di Sassari e la Comunità per recupero tossicodipendenti Promozione Umana (La Crucca).

Arte

Video

Sociale

Mission

I nostri scopi

Sviluppare una rete solidale tra autori e registi che scambiando le proprie qualità ed esperienze, cooperino nella e per la produzione e diffusione del cinema indipendente, dando particolare importanza all’aspetto formativo/umano ed alle finalità sociali del cinema.


Incoraggiare legami concreti e dinamici tra i cineasti, gli artisti, gli autori, gli attori, i tecnici, le maestranze, i produttori cinematografici della Sardegna e non solo , favorendo lo scambio e le collaborazioni al fine di creare e coordinare la diffusione della cultura.

 

Creare un punto di riferimento ed un luogo di aggregazione per quanti necessitano di convogliare informazioni ed esperienze per renderle più chiare, precise e complete.


Valorizzare e diffondere la cultura sarda, incoraggiando e sostenendo la produzione cinematografica per promuovere il territorio regionale ed il patrimonio artistico.


Valorizzare le risorse professionali e tecniche. E’ obiettivo imprescindibile quello di permettere alle professionalità locali di avere delle reali possibilità lavorative, con una particolare attenzione nei confronti dei giovani anche per ciò che riguarda l’aspetto formativo.


Educare/formare la collettività all’uso corretto dell’immagine
per
creare un pubblico attento e non manipolabile dai mass media e
permettere altresì alle persone di utilizzare l’audiovisivo maniera
efficace per potersi esprimersi e comunicare.


Ridare all’audiovisivo una delle sue più importanti funzioni che è quella aggregante e socializzante, al fine di prevenire il disagio e creare occasioni educative di confronto e crescita.

 

 

Coinvolgere nei progetti i minori, per assolvere attraverso l’arte a funzioni fondamentali di tipo socio/educativo.


Favorire l’integrazione anche per i diversamente abili, attraverso attività laboratoriali, all’interno delle quali il mezzo espressivo possa assolvere anche a funzioni di tipo terapeutico e riabilitativo.

 

Organizzare manifestazioni e laboratori formativi e svolgere attività di propaganda.


Creare delle occasioni di intrattenimento, coniugando lo svago e la cultura, per mezzo delle iniziative proposte.


Promuovere seminari e forum di orientamento al cinema nelle scuole, nelle università, nei centri di aggregazione ed in tutti i luoghireputati idonei per fare cultura e creare occasioni di socialità.


Istituire o partecipare alla realizzazione di rassegne e concorsi artistici culturalmente qualificati.


Creare una realtà operativa, in grado di realizzare progetti artistici di alta qualità, ottimizzando i  i mezzi.

 
 

La commedia all'italiana è finita, quando i registi hanno smesso di prendere l'autobus.

Mario Monicelli
Diversamente Curriculum

Dott. MARCO DEMURTAS

Educatore per hobby ed artista per professione

Mi chiamo Marco Demurtas, il Dott. Demurtas e ce l’ho pure scritto sull’uscio di casa, in una targhetta di fine ottocento che era di mio nonno… e mio padre l’ha voluta attaccare a tutti i costi nella porta.
Ho i capelli castani, anche se non sono più tantissimi, perché sto stempiando e gli occhi castano-verdi. Sul fatto che siano verdi, non ho tuttavia prove concrete, anche se in certi giorni dell’anno, mi hanno detto che sono più verdi che castani. Cambiano colore insomma, un po’ come gli scudetti prismatici delle figurine di calcio Panini che c’erano negli anni ottanta. Sono alto all’incirca uno e settanta (o qualcosina di più) ma è da molto tempo che non mi misuro. Sono nato circa mezzo secolo fa a Sassari, una città sarda da cui provengono tanti altri grandi intellettuali italiani come Francesco Cossiga, Enrico Berlinguer e la Canalis. Il mio colore preferito è il rosso, anche se adesso che sto invecchiando, preferisco il verde pastello, perché è più riposante. A casa mia, però, la tinta dominante è la carta da zucchero che non so neppure perfettamente cosa sia: l’ha scelta mia sorella Monica che è anche la giornalista che si occupa del mio Ufficio Stampa. Credo di essere mezzo daltonico: ad un recente rinnovo della patente, ho fatto quel test dove devi riconoscere un numero, dentro dei pallini colorati e non ne ho azzeccato neanche uno.

Il mio piatto preferito è “Calamaretti fritti “ ma ne devo mangiare pochi, perché soffro di diverticolite e quando non mi sento bene, devo andare molto in bagno e mangiare solo fette biscottate, marmellata e bere camomilla o acqua calda, con zucchero. Sono un Educatore Socio Sanitario e dopo 25 anni di carriera come Pedagogista, sono finalmente entrato nell’albo, non in quello delle figurine Panini ma in quello del Ministero della Salute, dove ci sono le professioni sanitarie. Anche io, insomma, sono un “Sanitario” come i medici, gli infermieri e i bidè.
Lavoro alla Crucca: una Comunità dove ci sono persone che prima si drogavano e adesso non lo fanno più o non lo vorrebbero più fare. Cerco di aiutarli… e a volte mi riesce pure! La cosa che mi piace di più però è l’arte e soprattutto il Cinema. Il mio regista preferito è Francesco Nuti, il mio film italiano preferito è “Amici miei” e quello americano “Ritorno al futuro”.
Anche Rocky non mi dispiace. Quello originale intendo! Da non confondere con quel signore che corre per la città, vestito da pugile, perché crede di essere Sylvester Stallone.
E’ un tipo un po’ matto! Sassari è una città un po’ matta in generale e a me piace proprio per questo… e poi
mi piace scrivere e realizzare cose belle, tipo fare film e libri. Tutto ciò mi rende felice. Realizzo laboratori artistico-terapeutici inclusivi, di integrazione e riabilitazione, finalizzati al recupero, al riscatto sociale e all’emancipazione. E con questa supercazzola in rima, si evince che sono un serio professionista.

Veramente Curriculum

Marco Demurtas è nato a Sassari il 08/04/73. Pedagogista, laureato con una tesi di Sociologia del Cinema, affianca da 25 anni la professione di educatore a quella sceneggiatore e regista cinematografico, realizzando laboratori socio-educativi sul Cinema e sulla scrittura creativa, rivolti a soggetti disagiati e sofferenti psichici. Il suo secondo lungometraggio intitolato “Buon Lavoro” , con GIANCARLO GIANNINI, GIULIANA DE SIO, ABEL FERRARA, LINA SASTRI E FRANCO NERO, con il montaggio di Patrizio Marone, è uscito recentemente nelle sale cinematografiche italiane, distribuito dalla società romana Zenit.
Il suo primo film “Marcia Indietro” è stato presentato al TBS del Festival Internazionale del Cinema di Roma. Ha inoltre partecipato con uno dei suoi lavori a “Le Marché du film de Cannes” e collaborato con varie emittenti nazionali.

Svariati cortometraggi con tematiche sociali ed interpretati da attori diversamente abili, sono stati presentati a numerosi Festival quali La Cittadella del corto, CortoLovere, Inventa un film, Bellaria, Festival nazionale Fedic, Fano International film Festival e Tulipani di seta nera di Roma, nel quale ha vinto il premio del pubblico, affrontando il tema della disabilità.

Ha frequentato la scuola Holden di Torino, le scuole di scrittura creativa Omero e Genius di Roma e la scuola di Cinema Sentieri Selvaggi. Tra i suoi formatori, lo sceneggiatore Sergio Donati (autore di Sergio Leone) che ha supervisionato il suo primo cortometraggio, i registi Alberto Grifi ed Abel Ferrara, il comico Gianni Fantoni, il produttore Gianluca Arcopinto, la drammaturga Renata Molinari, Il semiologo del Cinema Augusto Sainati, l’antropologo Italo Sordi e gli scrittori Marcello Fois, Paolo Restuccia e Iaia Caputo. La sua recente opera letteraria “Operazione Exodus”, è contenuta all’interno del libro “Vivaci Vivande”, edito dalla Scuola di narrazione creativa Reverì.